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I conflitti nelle relazioni

Insieme In Salute di Luigi Cosentino
Pubblicato da Luigi Cosentino in Insieme In Salute · Venerdì 12 Mag 2023 ·  3:15
Tags: conflittinellerelazioni
Combattimento, scontro, contrasto, urto, posizioni contrastanti sono solo alcuni dei termini associati al conflitto di coppia. Esiste però un'opportunità che se siamo in grado di cogliere e accogliere ci porta alla conoscenza di noi stessi e della persona che abbiamo accanto. Andando nella giusta direzione il conflitto può essere usato per conoscersi, per capirsi e rafforzarsi. I conflitti non sono eventi casuali che si presentano nella nostra vita e spesso siamo proprio noi in qualche modo ad attirarli verso di noi. Conoscersi attraverso il conflitto ci mette in ascolto con noi stessi e con il partner, mettendo a nudo bisogni, timori, desideri, paure, aspettative, facendo emergere autoconsapevolezza emozionale per entrare in contatto con noi e con la relazione che stiamo vivendo.
Il conflitto è come una ferita che va curata. Per guarire, a volte è necessario aprire la ferita, pulirla, disinfettarla, curarla e attendere che cicatrizzi. In una relazione, e non solo, il conflitto è composto da un problema e da un disagio. Per problema si intende tutto ciò che viene percepito come contrasto, divergenza, scontro, che va dalla diversità di valori, bisogni e regole, alla diversità di interessi, modi di essere, modi di fare, ecc. Il disagio rappresenta la nostra attenzione interna al nostro malessere, fastidio, irritazione, preoccupazione, che aiuta a pormi una domanda fondamentale: qual è il problema? Questa domanda ci mette nelle condizioni di aprire ancora di più quella ferita di cui accennavo prima provocando dolore (ecco perché le persone preferiscono trovare soluzioni effimere, veloci, alzare le barricate imponendo la loro mappa mentale e credendo che sia la verità del mondo).
Utilizzare le emozioni che il conflitto ci procura ci dona direzione in termini di “Cosa sto provando”? Possiamo usare le emozioni alzando ancora di più le nostre barricate e convincendoci ancora di più della nostra verità, attaccando l'altra parte e dando vita alla danza del conflitto, oppure possiamo far tesoro di queste energie che arrivano dall'interno, e acquisire nuove informazioni su noi stessi.
Quando nel conflitto emergono delle emozioni, queste presuppongono delle domande affinché possiamo comprenderle:
  • Che cosa sento (siamo un nome alle nostre emozioni)?
  • Dove lo sento (localizziamo le nostre emozioni nel corpo)?
  • Cosa vuole dirmi questa emozione o sensazione (voglio essere accettato, amato, riconosciuto rispettato, ecc)?
Ecco che già solo ponendosi queste domande, il conflitto diventa un'opportunità e uno strumento attraverso il quale migliorare noi stessi e la relazione. Inoltre porci queste domande ci permette anche di creare uno spazio tra l'emozione e la reazione evitando che il conflitto sfoci in una reazione di rabbia, urla, isteria, come spesso accade e favorendo invece una reazione pensata attraverso il quale si comprendono le vere ragioni per il quale stiamo confliggendo con l'altra persona.
Affinché dal conflitto possa nascere qualcosa di nuovo, positivo e costruttivo, riconoscere di essere in conflitto e capire le vere ragioni dei nostri sentimenti in merito alle divergenze rappresentano la base nella risoluzione di un conflitto non solo nella coppia ma anche con gli altri e con se stessi, partendo comunque dall’importantissimo presupposto di capire se si VUOLE vivere il conflitto come un occasione per migliorare o come un modo per sostenere sempre le proprie ragioni confliggendo e innalzando i livelli di stress e di tensione tra te e la persona che percepisci in qualche modo ostile. A TE LA SCELTA.


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